Matteotti : fatti e documenti

., . - 126Nelll'autunno del 1924 scrivevo a M\ussolini Benito (idal carcere si / 1ricordi) dhe era puerile i,gnorarmi come era impru,dente continuare -nel 11,vr.agamento; a.gigi-ungevo oh~ io ero siouro di far più tela perdhè diçonevo di mais,gior quantità da filo. Quel filo è molto, molto aumentato ifuori di Regina C-oeai; unitelo alla virtù delll 'attesa che mi assiste -e ad una certa mobilità tattica ___: quaLcosa_.ho pure awreso da vostro &ateHo I - ed avrete (Per ~is:w1tatoun avversa.rio discreto. · A,l quale nessuna forza al mondo potrà contestare il diritto umano <le]la dii.fesa; quando ,parilo di di1f esa mi rifetlsco escl'Ul&ivamente al -carattere deHe accuse partite dal fascismo, per diretta volontà del -euo duce! Un aivveraario ohe conoscencl·p omiai a fondo quella vasta corporazione di gesui.ti, ove tutti i fascisti italiani si sono inscritti di ufficio in questi ,due ultimi anpii, non ha più ni~nte da indulgere. Nè d'altra parte niente da temere perdhè, siamo certamente d'accordo, uno che si è gettato nella misclhia cpsi• dedsa,rnente non puo' _temere nessUllla ·z&lllQJOgna m-oraff.e- ~asciamo andare da qual ,puLpito - e nessuna raiw,resas,lia fisica. Quindi, nei miei confronti t11on c'·è pròprio nu~a .da: fare. Allo ·inlfiuori del riconoscimento che io non posso essere compreso in quella ..categoria di avversari a oui voi. rinrfaociando la loro vi-Ltà, diohiara- ~"1lte di non poter accordare clhe commiserazione. I Cesare ROSSI~ ·, P.-S. - Vi esorto a consigliare quel presentuoso -imibecille di Piraz- -zoli a lasciare in pace Bonservizi nei miei riguardi, per non costrin- •geruni a servirmi deg,li scritti di un morto per mettere a posto qualche vivo. Non eare'bbe molto siim,patico e poi non rientra affatto nei miei -sistemi polemici. In eompenso avvertitelo dhe puo' continuiare ad inso- ·lentirmi albibondaritemente : cosa volete, dice tante fesserie ohe sarebbe ·un peccato privarsene ! ln que.nto poi a q·uel castrato di Giuliani. ditegli dhe !ho creduto <ii 1Ea11gili coea gl"a.ta celebrando i suoi ,giiudizi con 1llll q,ui-ntino di vino in più! Pdrigi, giooedi' 16 marzo 1926. Cesare ROSSI. ,· Biblioteca Gino Bianco

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