-109 dentemente dal mio us,uale pa~re, mi incito' più volte i.n quei giorni. a trascinare a qualunque cost9 su,I terreno ed a gravi condizioni, l'on. Benciven.ga che aJ)lpUIIlltoaiveva fatto il rodomonte alla Camera. La aera ia cui ~bbe luogo aLl'~ior iJ banohetto in on~re dei delegati al congresso defila emigirmone, il Pres. ·aippena entrai nel salone, reduce appunto da11,a prima riunione coi pacl:rini, mi chiamo' e con voce nervosa ,mi dhlese quando ed a quali condizioni a'Vl'ebbe avuto tuogo il d~l1o, aa,gaUJ1118Cndo che era ora di fi.nbtla con i ~i preliminari e con i duetli lbuliletta. lo lo aissimm-ai ohe poteva star tranquHlo percihè in perfetto accordo, si capisce, con l'on. lgliori, altro· padrino deLl'on. Giunta, ero riuscito ad indhiodare ron. Benci'Venga alle sue responsahiaità di soldato, mentre era redattore· . del Paese, gioimale specializzatosi in sconci attacc;hi contro S.A.R. il Duca di Aosta, Comandante ddila Terza Armata. Il breve dialogo av.venne mentre l' on. M·ussolini aveva a fianco S. E. i,l Pr.esidente del Senato, on. Tittoni. XIX. - Nel masgigio del 1923 io riuscii a fare acoetta·re da S.E. l'on. Musso1illli IUlD it1JVito rivoltogli dal Co1nm. Norsa, dal Comm. · Giordana e dal Cav. Petroncini, ad un banclietto in onore dei gior• na1isti londinesi, venuti al' seguito dei R. R. d''Jngihil1terra, off~r:to dall 'Associaziooe della Stampa. Ein trato l' on. M!UfSsolini accompagnato dal Sotto Seg. Acerlbo, arvendo egli notato nèlI'anticamena tra ali altri, l'on. Amendola, il Cpmm. Ema.n-ud, d~l Corriére della· Sera, si diresse verise da me, dhe parlarvo con alcuni giornalisti-, dicendomi_: « mi hai portato in un hel'l'amJbiente I ci sono delle pessime facce che non posso di,g,erire, per Cl\lJÌ me ne vado,~. I~ gli domandai se era· impazzito, ed es:li mi rispose ohe un ,gesto del genere « rientrava .perfettamente ne, suo stil~ e che [o politicante e ,pompiere non. potevo OB1Pire ». lo, af01'2J8ll'ldomi di non far notare ai vicini iil concitato dia1ogo insiatei a dimostrare ~a eno11mdtà ddl .suo progettato· gesto e ri·usoii a persuaderlo, quando gli feci ossel"Vl8,reclhe dopo· tutto Armendola ed Emanuel con la loro presena. rendevano omaggio al Pres. UaJiano, aol'lto dall giornalismo. A detto bano.lietto par- ~'Vano i Presidenti delle aue Camere e ;I" on. Orlando. - XX. - Trra gli uomi.ni delJa opposizione conitro i qruali ~odeva eavente l'.im. del Presidente, ol,tre i su m,enzic:miau, ricordo Cesare· · Sobrero,. corri~ente deLla Stampa e del Giorno, e FrancescoCiccotti Scozzese, g,ià suo interim nella direzione ddla Lotta df Classe di For.li' durante la sua prigionia per i moti contro l'impresa tnpolma. Un gior-no esclamo• « ma è possilbile dhe io quando venigo•· al palazzo Cmgi mi ~ba sempre imlbattere in qruel!la brutta faccia di Occottino) Quello è uno dei latitmiti politici che è tornato a jarsi . vloo. Va tolto dalla ·circolazione, bisogna fargli cambiare aria e indurlo a ritornare a Monaco ,. Occotti ai era recato ·n tale città nei. giorni· della marcia di Roma. L'incarico di far.gli cambiare aria se lo al8UMe De Sono, direttore gen. P. S., non ep predaamente i$
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