Matteotti : fatti e documenti

_; 108 - XV:I. - All'indomami de-Ha seduta Parlaimentare del 30/5 (.seduta in oui scoppio" il noto incidente Giun1ta-Sencivenga) :l'on. Mruuotini dette l'ordine di .faire OI1garuzzare una dimostra:ZJioine contro li deputati dell' app., i quali come è noto arvevano in quel giorno a:hbanonata I" aula in segno di protesta. U1SCendo dal Pailazzo Ohigi mi recai accompaignato cle11 "on. A1fieri, alla sede del fascio romano, ove comunicaì ail comm. Italo Foschi la volontà del Presidente, ac,g-1un1gendo che non si dovevano far~ comunicati pu]ljblici per la convocazione di allmeno 2.000 fascisti. Il f oscfhi ci assicmo• che avrebbe icrloa.rioato gli ispettori del.ila sezione dell'' adunata. n giorno dopo, domenioa, 1méntre io davo al Presidente assicurrazione sull' or- - dine eseguito, entro' nel salone della Vittoria, direttamente cliiamato da Jlui, il Fosclhi, ,per megdio assicurarsi sulla ong,aruzzazione 'deLla· dimostl"a7Jione clhe poi aiV'Ventne il martedi 3 come le cronadhe ricoroa.no (art. 63 in ,relaz. aTt. 194, N. 2, 195). Poichè in q.uella oocasione dà parte di q,uaLdhe ,giomale si alluse alla mia presenza in Piazza Montecitorio, p,resenza atta ad, eccitare particolari violenze, mi prem~ far sapere qruando s~ue : avendo appreso ·che ,t' on. Amendo1a era stato se~uito oltre piazza Coo9nna da l1!ll forte numero di dimostranti, saltài nel1a mia aUJtomdbile (ossia in qiuella concessami per il mio ud1ficiodallo stat9) insieme aLl"on. Rotigliano, i,ndirizza.ndomi verso Porta Pincia.na, nei c'llli paras,gfi abita ,l' on. Amen-, dotla, aPfPUllito ~r impedire contro di lui eventuali violenze. Più tard-i seppi dhe l"on. AJnendpJa era rimasto nel centro di Roma. XVI'I. - La sera in cui avvenne l'incidente Gi,unta-Bencivenga, avendo il Mondo n.e11la.sua cronaca parlamentare riiprodotto il fatto con espreSS'ion~ ipeti'bolklhe talli da far risuJtélle che iQ pugilato si era 1 risolte> con un netto suocesso ,per i deputati della opposizione scesi nell'emiciclo ad. affrontare i fascisti, Mussolini deplora va aspramente che i deputati fascisti delineatosi l'attacco, non avessero re111gitocompatti sdhiacciando fulmineamente le velleità di l\lllteriore energia fisica detili a'V'Versari. Invece - diceva « ho visto q,uasi tutti, aaLvo Ba.stianiin.i e ipoclhi ailtri - iafifaccenàiati s4ti lbanohi delll•estrema a far da pacieri ; ~si' la :giornata ha segnato UIIlo-scacco per noi. A11la prima occasione bisognerà 11l1)rendere la ri'Vlindita ». Ho ricordato a1ndhe qUJeSto episodio, perdhè si è detto io duTante le aedute e negili inte11v-allieccitavo i deputati fascisti ad un atteg1giam.ento di violenze. XVUll. - Nell''uJtimo ·tnterrogatorio subito dalle S.S. L.L., alludei.1.do al mio i.a.oarico di padrino deU"on. Giunta nella vertenza con l"on. Benoivenga, elb'bi da un moto del comm. TancTedi ed anche dal tono d~le sue parole l'impressione che si pensasse che in quella ooc:asione avessi cercato di acuire lo stato della vertenza. lgn.oro le ragioni ed tl modo deMa sua diveTsa soluzione, ma sono ben certo èli avere a-gito secondo le ~igenze politiclhe connesse aJJla vertenu stessa. Sta di fatto .pero• ohe il Presidente per suo cooto, indipenBiblioteca Gino Bianco .

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