Matteotti : fatti e documenti

105il brevetto d'uwenzione sia sup : quando si trovava al cospetto di delitti dhe tu11'bavano la pulblb'1ica -~pinione, faceva· arrestare - previo accordo con le temporanee vittime - quialdhe fascista dh-e entrasse nel delitto come i .soliti cav·oli a merenda; ne consegui'Vla che di li' a poco r'arrestato compare, dimostrato il proprio ail~bi, veniva scarcerato e 1·anone penale andava nel ,n.uihlra. Tutt~ cio' era fadle grazie al cumulo ddLle cariclhe cihe ricqpri'Va il sen. De Bono: Direttore cenenille de11a P. S. ~ comandante in catPo della M-. V. S. N. ; in un primo tempo il De Bono in, camicia nera or,gan.izzava il trucco con i fascisti idonei al caso, in 11.1n secondo tem1Po. il De Bono in redineote (o più volltgarmente con 1 1~manette) arrestava i finti rei, mentre alternando ailtri tempi faceva mettere a:l sicuro i responsalbHi, imlhroe).iando poi l1a magistratura con i suoi rapporti e con quella dei suoi ditpendenti. Quallcosa d~ gienere .deve essere stato comi'binato in seguito aarl\llCasione dj UIJl prete nel Ferrarese e d~l'o,p·eraio massimalista Piicci.nini a Re.g;g,io Em,iil,ia,peTohè -in ~ntrembi i casi fu tiqppo pronto a far arrestare i suoi miJliti. Md pere di ricordare ohe un graduato deilila M. V. S. N., arrestait9 per 1• omicidio del prete, fu pod dovuto prosciOg\Jiere. · Dopo i•aiwrressione dela"On.. Aimendo1a, l'On. Mussollini 18JVeva nnito per dwertiirsà un ;mondo su1Na sorte delle indaigdni, sicohè era oramai uso di chiedere • ,ta!PIPOrtoquotidiano al solerte ed ingegnoso Diiretltore .generale del& ,p. S. : « Ebbene quanti cittadini romani sono stati fatti riconoscere ieri a quel pooero commerciante, di via Capo,lecase~ ». AUudeva ad un ,signore dhe soccorse l'On. Amendolla, e vide gli aig,gressori. Le... ifdb'brili indàl6ni finalmente fmono tronicate gM2'ie allrahra oscura t,r-0/Vatache confU.19ee persuase perfino la vdttima ed i suoi colllegthi dd. Mondo <H cui ho fatto oenno nel primo interirop.torio. IX. - Quando S. E. Mussoll.ini t011"no" d~ Miilano il 9 ~ iJ 10 aprile, in automdbi~e, scarmlbiando con ;me le sue impressioni ed i suoi giudizi suilll'eato dolile e1ezioni, elbbe a dirmi - con il tono cleta•uomo sicuro di aver lliatto cosa giusta - quanto segue : « Sono stato proprio io, soltanto io che ho dato l'ordine di sfasciare senza misericordia tu lte le etli del Partito p,opolare della Provincia di Milano (art. 63 in ·relazione all'art. 1:39 ca.p. 1'57,424, 425, 430 C. P.) ed ora faro, fallire più ~che cattoliche che Potro' ». Mii pue dhe aiccennasse {l ·quailohe provvedimento in ivi:a di esecu- -ane contro ,il· Banco di Baignolo in Piemonte. Certo la cronaca cli quei igiomi deve colllfermare la minaccia deil Pireeidente. Succ~nte setppi dia Gda:mfl)aoli ~o, segretario del fascio mihuiese, dailll'On. pr1af. &·nesto Belloni, da!ID.'On.avv. Dino Alfieri, ·ehè l'On. C..,-lo Maria Maggi, segretado ddla Federazione Pi'ovincia.le di Mlano, in 8elgl\mto ailae. aninaicciate dimissioni dì protesta . che i .. ~ieri oom·wnaìli di parte popoiliaire (Consi@llio comUM11e di Milano cittià) dfolbiaro• sen:z!:. amlbasti ~i aivere oblbedii,to agi! ~din,i. ~1 duc_e. Lo e.teaeo On~ Mla:g,gi conifenno a me la sU(l)el'tfllua dich1,.araz1one notlsaima a Palazzo Marino. · Biblioteca Gir O' ianco l I I t

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