· - 97 - Ecco perchè desidero dichiarare come ef.fettivamente in una breve- . lettera &eritta in quei giorni a µiio frated!lo io gli aveva. dato precise indicazioni au quanto avr~ dovuto comunicare all'autorità giudiziaria pe1' salvare la dignità del mio nome ~ della' mia famiglia e rimetterlo in queLle condizioni di onorabilità in cui lo avev.ano tolt~ le mie dimissioni per iil modo e la intempestività con cui furono chieste, ql.181lora fosse stata ,usata violenza a1la mia pe1sona. NelJla lettera accennavo a1le re~onsaibilità del delitto MiaJtteotti nei sensi e nei termini della mia presente deposizione. Come già deposi ail giudice ohe istruì• a Milano la causa pel' la aggressione Forni, tutti g,li sohiarimen,ti e t1lltti i dettaigili di date, cli potenziailitià e di direttive della fumosa or.ganizzazione segreta ohe il Siswestri ha riferito con esulberante ricdhezza di dettagli, non 90ll.O io dbe li ho comunicati al Silvestri che n~l desiderio di farmi patlare li comunicaiva a me come cosa di sua scienza e mi spedficava di aiverne avuta notizia e conferma dag11i onorevoli Misuri e Forni. (Fin%i nega qu•indi di saper nulla del ratto, della morte e del set:,- pellimento di Matteotti.) Quanto agli indumenti del Matteotti io ricordo solo questo, clie nella riunione ten:uta presso il ·gen. De Bono, con Rossi e Marinelli, il gen. De Bono disse dhe ne1la valigia di Dumini, ohe eg,li aveva fatto ritirare, egli aveva tolto un paio di pantaloni insanguinati. Non ho capito se questo egli dicesse al Rossi e a quale scopo. Dopo, dallo ste890 De Bono seppi dhe il giorno dopo egli aveva ritenuto9 euo preciso dovere far rima·ndaire i pantaloni nel,l~ vali,gia e cosf conaegnar.li all'autorità giudiziaria. (Quindi F in%i ricorda due breVi incontri col F ilippelli il giovedt 12, colloqui che egli avrebbe troncato rapidamente, mentre il Filipf)elli invocaoa Ja lui assisten%a e consiglio, Fin%i esdu 1 de di avergli suggerito di preparare la opinione p,ubblioa ad apprendere la noti%ia àella uccisione di Matteotti come ,appresagli~ alla uccisione Bonaerofzi e in genere in rapporto alla attività di Matteotti all'estero. Sul colloquio della notte del 12 nell'ufficio di De Bono tra De Bono, Marinelli, Rossi e lui Finzi all'uscita della seduta del Gran Consiglio, Fin%i cla questa oersione ) : Appena ci trova1mmo 11e1il 0'1.ilfficio del gen. De Bono ci sedemmo vicino alla sua scriivania : il Rossi con tono molto deciso ed accalorato disse pres&•a poco dhe quanto succedeva era pazzesco e euulld.o, che era ora di uscire da ogni equi,voco, ohe era impoNi• Dile pretendere di c~re dhi aveva più o men9 esattamente ESEGUITO 1)81 I JF, OIRETIIVE IMPARTITE DAL PREJSIDFNfE, SOGall.JNIGEVA CHE L'ARRESTO DI Dl.Jll\1JllNIERA U'l'IA CXl\1IMIEDIA PERtlCOLDSA ffiRCHIE' E.GLI A VRlEBBE. PARLATO E NE SAIRiEBBE 5AL TATA FUORil UNA DltRIETIA RE:SPON8ABILITA' DE1LO STFJSSO PE.SIOE.NTE DEL CQN... srGLIO. . A (IUIO&te didhiaraàoni io eib'bi, verai:nent~, un gesto y·ivissimo di
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