Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

I - 90 - didati del popolo, chi ci ha garantito le battaglie bre• vi, le vittorie facili, gli ozii di Capua~ La politica non è vacanza, è milizia, non è solo diritto, è dovere. Bisogna avere in noi la certezza del criterio di verità e la conseguente certezza interiore della vittoria: uomini veramente uniti, devoti a oneste e chiare idee, devoti fino al sacrificio, con indomata energia di volontà, sono una forza che non si abbatte! Ma bisogna esser noi i servi primi del diritto e della libertà, bisogna costringere gli avversari a vi• vere essi palesemente nella illegalità e nell'arbitrio: Noi non siamo gli arbitri della storia, non possiamo fissare le date, ma po~siamo fissare i limiti dei nostri doveri: Giacomo Matteotti ha bene testimoniato di questo. Se non si abbia il bene, basta conoscere le vie del bene. Batt.aglia non nostra, o signori, perché non c'è diritto nostro che non sia di altri, non c'è libertà nostra che non sia d'altri: hodie rnewm, cras tuurn ! Battaglia per l'onore i'Italia, perchè non c'é vita onorata di un Paese se non sia rispettato il suo patto costituzionale, se il legislatore non sia l'augusta espressione della più alta sovranità popolare, se non siano eguali le leggi per tutti, se non sia libero il pensiero, garantita la casa e la vita, assicurato il diritto di censura agli uomini di governo . • • • Ed è vano contrapporre a questo nostro Morto glorioso e alle molte ombre che gli fanno ben triste e affollato corteo, un altro sventurato collega ucciso dal gesto folle e criminoso d'un delinquente isolato e le altre vittime che purtroppo conta anche il partito al potere: i morti non si contrappongono, non si sottraggono B blioteca Gino Bianco

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