Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

L'esteriorità del rito qui oggi non conta: l'ultimo può parlare per il primo, il men degno per il piiì degno. Siamo qui per dire che un anno dopo dal giorno in cui (per nostra sventura e per incancellabile vergogna d'Italia) fu perpetrato il delitto miserando, Egli, il compagno di fede, ii collega di lotte, il Martire no• stro è nei cuori più vivo che mai e noi siamo spiri• tualmente sempre guidati da Lui: Capo eletto dal martirio, immortalato dai pugnali assassini in una Sua ora di giovinezza e di gloria. Noi invecchieremo, Egli no, noi morrei:µo Egli ha vinto la morte: noi ci divideremo domani, ma nel Suo nome ci ritroveremo uniti sempre quante volte saremo ancora chiamati a difendere il diritto e la libertà, cioè il bene a tutti comune, a tutti necessario: il patrimonio più vero della Patria. Né alcuno si illuda: Egli è ben vivo non solo per noi (che se lo dimenticassimo sàremmo indegni di essergli stati compagni) non solo per la folla innumere dei lavoratori (ai quali particolarmente Egli aveva dedicata la breve vita mortale, così ardente di p11.ssione, così intensa di opera), ma anche Egli è vivo per tutti i cittadini liberi, per tutti gli umani: poiché per tutti Egli ha testimoniato col sacrificio. Resta, immagine presente, il ricordo dei funerali Biblioteca Gino Bianco

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