Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

- 82 - * * * Il delitto Matteotti sarà completamente espia0 to soltanto il giorno in cui l'Italia potrà dare nuovo esempio al mondo di una politica di civiltà: che non vuol dire politica di rinunce e di acquiescenze imbelli, ma di sempre nuove conquiste ideali perseguite con ferma fede nelle grandi virtù spirituali del nostro popolo. Ove questa fede esiste, l'opera dello Stato, in nome della legge, ha tutto il prestigio della forza vera; e tutti i cittadini amanti della Patria vi contribuiscono con fermo e costante consenso. Poichè la libertà non è che la legge stessa stabilita, consentita ed attuata come ·espressione e garanzia del vincolo di comunanza fra i cittadini. La violenza, sempre indisciplinata, è segno della debolezza morale dello Stato; solo quando questo vi pone termine o se ne libera, riconquista l'autorità di dire al mondo quelle parole di civiltà, che l'Italia ha sempre dette per prima. * * * GIOSEPP0 TAROZZI Giacomo Matteotti si era accinto con saldezza di fede, con raro presidio di cultura e d'ingegno all'opera commessagli dai suoi elettori e lo accompagnava il consenso di tutti gli spiriti liberi oltre ogni differenza di parte. Quella concordia che si afferma oggi con la protesta nel nome del Martire, era già nella comune coscienza delle necessità di un'opera di rivendicazione civile, pregiudiziale al libero sviluppo dei partiti politici. Quest'opera è stata interrotta in Parlamento con la sua morte, e nella stampa e nel paese impedita. Ma la soppressione del Vindice ha posto.sopra tutto quale esigenza superiore il problema della giustizia! Ed appunto per questo la giustizia è ritardata, contesa, insidiata. · Biblioteca Gino Bianco

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