Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

-6conoscentee commossa sarebberogesto e strepito vano, parrebbero irrisione al martirio, se l'evocato esempio del prode caduto non persuadesse a ciascuno il proposito saldo di accoglierne nel citore e negli atti la, virile fierezza, di affrontare, ove occorra, la iniqua persecitzione per la, causa, immensa alla q1taleegli si immolava. ITALIANI! .Dalla salma mal sepolta di GIACOllfO MATTEOTTI, dal rustico cimitero di Fratta Polesine che ne accoglie i resti a,ncora tormentati, dai litogM, che videro il principio e la fine del suo sublime olocliitsto e ne conserva,no il brivido, si leva arcana 1ma voce, solenne come una intimazione dei fati: La tragedia che ci ltvvelena, qiiesta incivile sequela cli sopraff'azioni e di rappresaglie, di rica,tt-i bnrbarici intimati e sofferti, che fa gli itomini lli unlt terra medesima pavidi e rissosi a vicenda e Rtranieri e nemici fra loro, .DEVE aver fine. L' 1tlilili sia de' sitoi figli, m.asia di TUTTI i sitoi figH. Cess•inole armi brandite nella pa,ce, cessi il li<dibrio del ba.çtonelevato sul capo ai fratelli, che ris1iscita, i tempi piiì, sinistri dell'antico servaggio. La catenet delle violenze sili spezzata per sempre ! E - perché il voto si adempia --.-Italiani per un minuto tutti in ginocchio ! Itltlian·i ! In a,lto le fronti e più in alto i cuori 1nentre l'ombrci del Martire passa e comanrllt ! Roma, 10 Giugno 1925. Il ComitatoCentraledelleopposizioni N. B. - L'affissione e pubblicazione di questo manifesto furono vietate dalla Questura di Roma. BibHoteca Gino Bianco

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