- 48 - In un primo tempo esso è pura massa, puro corpo, senza volontà, senza organi, senza muscoli, dominato dalla borghesia. In un secondo tempo esso acquista la conoscenza e la sensibilità; s'accorge di essere strumento degli altri e si riunisce, si organizza, si polarizza verso il partito socialista, che l'ha illuminato, che l'ha difeso. ' Ma non basta avere acquistato questa conoscenza: non bastano il peso e i nervi per sostituirsi alla borghesia, e piantare il regime della giustizia e del lavoro. Occorre un terzo periodo nel quale esso formi i suoi muscoli, i suoi organi, i suoi centri cerebrali, le sue ossa. E noi siamo appunto in questo periodo. Se senza di esso e prima di esso noi vorremo sostituirci alla borghesia, noi corriamo il pericolo di far cattiva prova; potremo reggerci a forza di scariche elettriche, di scintille; ma alla fine vi è grande pericolo di cadere, e cadere sotto l'accusa più ignominiosa della incapacità proletaria. Invece noi dobbiamo perseguire quella grande azione, che è la formazione della ossatura degli organi proletari per la conquista del potere. Non vogliamo creare illusioni vane e disoneste. La rivoluzione è un mezzo, uno strumento, non un fine. Quello che a noi preme è il fl,ne, il socialismo; non il mezzo che potrà essere indi:fl'erente, quello o uno diverso. Distruggere l'impalcatura politica attuale, è troppo poco; tante volte noi lo dicemmo ai repubblicani. Importante è preparare la nuova grande costruzione socialista. E in questa costruzione. cosi grande, cosl Immensa, cosl bella, vi è posto per tutti, vi è lavoro per tutti. Invece di creare nuovi nomignoli comunisti, nuove deviazioni; invece di aspettare i miracoli improvvisi; invece di sospettarci a vicenda, o di scomunicarci - compagni - lavoriamo tutti - con tutti i mezzi - per il socialismo. IV. Noi abhlamo sempre creduto che socialisti siano tutti coloro che, col metodo della lotta di classe e con la ·conquista dei poteri pubblici, mirano alla socializzazione del BibliotecaGino Bianco
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