Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

Matteotti giurista Giacomo Matteotti ebbe mente di giurista. Erano del suo ingegno, fra altre nobilissime, alcune doti, che fanno il giuris!a: l'acutezza e la limpiclezza ciel pensiero, l'austerità del metodo, e, sopratutto, una potente facoltà di critica ed insieme 9i sistemazione e sintesi. Naturalmente il fenomeno giuridico si affacciava in lui intimamente connesso col substrato umano, sociale ecl economico, del quale è come la espressione. Gli studi economici e finanziari, che lo attrassero di più e specialmente il meraviglioso apostolato politico, che più Lardi lo assorbi tutto, fino all'olocausto supremo, gli tolsero di lavorare nel campo ciel diritto; ma di quelle sue floListupende fanno sicura testimonianza gli scritti da Lui pubblicati in materia penale, benchè scarsi di numero. Il libro sulla Recidiva (saggio di revision·e critica ccn clali statistici, F. Bocca, 1910) è un saggio mirabile di quella sua vasta ed umana concezione psicologica del diritl(·, mentre alcuni suoi studi sulla Sentenza penale, brevi ma precisi, dettati su argomento assai arduo e condotti con fl, nezza di tecnicismo, mostrano l'austerità del suo metodo e la sua virtù di costruzione sistematica. Certo fece ben poco; ma il poco che fece non sarà travolto dall'oblio ed anzi rimarrà indice d'un'attituiline scientifica cli prim'ordine, nella quale il fervore di critica e d'innovazione, rifuggendo da ogni improvvisazione facilona (oggi tanto in voga I), temperava e quasi castigava se stesso con la severità e l'oculatezza della ricérca. BibliotecaGino Bianco

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