- 33 - per la riunione dei parlamentari dell'intesa convocati a trattare delle riparazioni. l\Iatteotti arriva; non trova_ i tedeschi; ne reclama .l'invito immediato. I tedeschi non i,ossono venire. La Ruhr era stata invasa proprio allora. L'odio clei vinti, la pazze illusioni dei vincitori divampavano. La riunione di Parigi mandò una Commissione a Berlino. Matteotti vi fu, naturalmente, incluso. I lavori di quei convegni non potevano aver la pretesa di forgiare un progetto accettabile, tal quale, dai Governi. Bisognava invece reagire agli sciovinisti esacerbati ed esultanti, dominandoli colla limpida e forte riaffermazione dei doveri internazionali, ma anche sgominandoli colle argomentazioni fredrle dell'economia. Matteotti era l'uomo che ci voleva, e fu dei collaboratori più efficaci del risultato. E questo non fu certo senza influenza per il futuro: senza quei convegni, e senza le loro ripercussioni in Francia ed in Inghilterra, Dawes sarebbe ancora di là da venire. Dopo Parigi e Berlino, Matteotti non potè venire ad Amburgo. Gli rifiutarono il passaporto all'ultimo momento; e ancora non aveva predisposto il passaggio del confine senza permessi e senza bolli. Ma poi lo predispose e lo attuò. Seppe egli che lo rincorsero subito cli là dal confine e non per fargli dei complimenti? Forse. Ma non se ne preoccupò. Ed intelligente qual'era intuì certo tutto quel che la calunnia avrebbe ricamato intorno al viaggio «clandestino». Ma questo non lo riguardava 1 Il suo dovere era quello di andare; non a far chiacchiere o congiure, ma a portare - nonostante tutto! - la parola dei socialisti italiani nelle discussioni internazionali. E a tali discussioni egli partecipò con una serenità lucida di studioso, che non avrebbe mai fatto supporre ch'egli fosse amihe un inseguito 1 Egli portava una fiaccola nella notte. Questa ne faceva necessariamente un bersaglio: il primo bersaglio e il più bramato. Ma all'insidia non inavvertita egli rispondeva, senza mutare la sua andatura da S. Sebastiano, levando più alto la fiaccola - che non si è spenta! GIUSEPPE EMANLlELE MODIGLIANI 3 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==