28 - evidenza che il disavanzo commerciale, aggravato 'dalla guerra, si andava già da tempo riconducendo alle proporzioni prebelliche; ed Il fascismo non· aveva accelerato il ritmo di miglioramento. Il deficit, o eccedenza delle importazioni sulle esportazioni, che aveva toccato i 15 miliardi nel 1920, già si era ridotto a meno di 9 miliardi nel 1921 ed a 6 e mezzo nel 1922. Pur tenendo conto dei metodi statistici mutati nel 1921, la riduzione era notevole e rapida; ben più che sotto il regime fascista, nel quale il deficit fu di miliardi 6,2 nel 1923 e di 5,1 nel 1924 e si mostrano, nei primi mesi di quest'anno, indici d'arresto. Gennaio 1925 ha 700 milioni di deficit in confronto a 300· nel gennaio 1924; febbraio 600 milioni in luogo di 400; m~rzo porta a più di un miilardo il disavanzo che era di soli 300 milioni nel mese corrispondente dell'anno passato. Vi sono certamente cause transitorie, come i non lieti raccolti; e non durerà un aggravemento che ci riporterebbe agli squilibri del 1920; ma è significativo che un regime di p1·oclamato «produttivismo)), - all'ombra della siepe ultraprotettrice dei cambi, - non abbia ottenuto pur favorevoli risultati. ' Per la circolazione bancaria Matteotti delineava, con la nuda evidenza delle cifre, la curva di contrazione già avviata prima del 1922 e rallentata da un'azione ritardatrice del fascismo. Dal vertice di 20 miliardi, cui l'avevano spinta ,le liquidazioni ed i postumi di guerra, la circolazione delle banche era discesa nel 1921 a miliardi 17,9; e - malgrado il disastro della ~conto - l'antico ed inetto regime l'aveva ridotta a 17,3 poco prima della marcia fascista. Ben era possibile - come ha confermato Paratore - diminuirla ancora di alcuni miliardi; ma Il fascismo l'ha mantenuta a 19,7, e l'ha peggiorata qualitativamente; nè squillano vittoria i bollettini di guerra annunciati da De Stefani contro la ri<>ttosa,pervicacia deli'enflagione cartacea e aei cambi «ribelli». I dati sui prezzi, completati sino ad oggi, confermano ciò che diceva ereticalmente, un anno e mezzo fa, Giacomo Matteotti. La media di quelli all;ingrosso (da 100 nel 1913) era a 562 nel 1922; ed il fascismo l'ha vista · salire a 575 nel 1923, a 584 nel 1924, a 658 in aprile 1925. BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==