- 22 ~ voieva nel 1919 la confisca dei capitali privali al disopra . delle 100.000 o delle 500.000 lire; le impazienze degli ordini t1el giorno con cui si voleva usare l'imposta per livellare le fortune e compiere le vendette dei neutralisti contro gli interventisti, respira a leggere il ragionamento del relatore. Non parla il socialista, bensl lo studioso, che conosce la tecnica tributaria, ha valutato le esperienze passate e non vuole l'imposta che ammazzi i ricchi, ma l'imposta bene concepita e logica in ordine al fine suo. L'imposta sul patrimonio, egli dice, o è un prelievo straordinario sulla fortuna per far fronte alle spese della guerra ed è un'imposta permanente. Se è un prelievo, bisogna serbarle la sua indole, non concedere lunghe rateazioni ed indurre i contribuenti a pagarla col capitale. Se è una imposta permanente, deve potersi pagare col reddito e deve esserne ridotta l'aliquota. L'attuale imposta italiana non è nè una cosa nè l'altra. Se ne concesse la rateazione, sicchè i contribuenti la vogliono pagare sul reddito annuo; ma è troppo alta e quindi esaurisce ed irrita il redditiere. « L'aliquota alta sul reddito ucciderà anche questa volta la verità dell'accertamento». (Relazione nn. 1013-A e 1013-bis A, pag. 22-23). Farmi che le citazioni fatte siano bastevoli a dimostrare che Matteotti aveva l'abito mentale dello studioso. Verleva il problema con lo stesso occhio col quale lo vediamo tutti noi che ci poniamo in ogni caso la domanda: « il provvedimento proposto quali effetti immediati e lontani produce? l'utile di una classe è bilanciato dal danno di altre? quale è la risultante meno costosa e più favorevole per lo Stato e la collettività.? Certamente Matteotti esercitò liberamente il suo diritto di critica sui provvedimenti. dei governi avversari e principalmente su quelli del partito oggi al potere. Le ime critiche, le quali furono spesso acerbe e talvolta si indirizzarono anche a convincimenti da me manifestati, appartengono al tipo di quelle le quali trovano la loro naturale soluzione nel pubblico dibattito. E' impossibile andar d'accordo con un comunista, il quale vuole una finanza congegnata in modo da distruggere la borghesia. E' del pari impossibile andar d'accordo con il nazionalista, se questi, BibliotecaGino Bianco
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