Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

- 21 imposta, di indole personale, la complementare. Quindi alla base tutte le imposte reali, oggettive, sui beni mobili e immobili, sui redditi, misti o di puro capitale o lavoro, con aliquote basse, semplici ed uniche; sopra di esse la complementare, che si asside sulla somma famigliare delle precedenti, con aliquote fortemente progressive, esen-· zioni o detrazioni. In tale modo soltanto si grava meno su colui elle ha una scarsa somma di redditi, quali essi siano; e non su chi ne ha molti, per quanto piccolo sia ciascuno, come invece avverrebbe con le empiriche proposte esenzioni singolari ed oggettive. Sarebbe mgiusto applicare una forte aliquota del 25 per cento a chi ha un solo reddito agricolo di 12.000 lire ed esentare o diminuire l'aliquota al 10 per cento, per chi avesse, per esempio, sette redditi da 2.000 lire ciascuno ». (Reliquie, pag. 86-87). Con queste parole Matteotti buttava a mare la triste demagogia del dopo gu~rra a favore delle classi dei piccoli proprietari, dei piccoli affittuari, del piccoli bottegai, degli operai. Tutti i redditi tassati alla base con miti aliquote; ma la complementare esenti tutti coloro i quali, qualunque sia la natura del loro reddito, non toccano una determinata cifra di reddito annuo. Se nella relazione alla Commissione finanze e tesoro (Documento n. 1013-A e 1013-bis-A pag. 50), si manifesta contrario alla tassazione per ritenuta sui salari operai, ciò non accade perchè si tratta di operai, sibbene perchè i loro redditi sono già tassati abbastanza con le imposte sui consumi, perchè la tassazione sarebbe troppo costosa, perchè, risolvendosi in un'imposta pagata dagli industriali salvo rivalsa, non sarebbe educativa. Argomenti non politici, ma finanziari, quali possono essere esposti in una discussione puramente tecnica e scientifica. Nè egli vuole il privilegio per il privilegio; chè, se l'operaio raggiunge sul serio un reddito superiore, Matteotti vuole che a lui si applichi « una imposta normale o personale, ma non la trattenuta sul salario quotidiano >. Ed In ciò egli concorda con quanti vogliono l'imposta sentita e quindi politicamente 'educativa. Discorre nella stessa relazione élella Imposta straordinaria sul patrimonio. Chi ricQrda le matte querele dl chi Biblioteca Gino Bianco

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