Comitato centrale delle opposizioni - Giacomo Matteotti nel I° anniversario del suo martirio

- 16 - la sanzione pubblica hanno colpito gli _autori ed i mandanti del delitto. Ho detto « tutta la responsabilità». Ma è proprio cosi? Cioè noi oppositori abbiamo compiuto intero il nostro dovere verso la memoria èlel martire? ~iamo sempre stati all'altezza dell'esempio che emana dal suo sacrificio? Lo chiedo sempre a me stesso per ciò che riguarda il dovere mio, ·e dobbiamo continuamente domandarcelo tutti. Non è che questa lotta politica vada combattuta con audacia irriflessiva; non è che richieda gesti 1 quali superino èli una linea sola i limiti che alla lotta politica sono consentiti. Tutt'altro. Ma se le circostanze èlella vita, se l'attività: che abbiamo scelto e da cui abbiamo derivato qualche nome o qualche autorità ci hanno collocato In posizioni a cui sono inerenti doveri speciali, allora dobbiamo bere l'amaro calice sino In fondo. Matteotti seppe berlo senza vacillare, ed oggi è nell'Empireo di quegli eletti_che morirono per un'Idea. Eccoci convenuti da tutte le parti politiche per onorarlo in queste pagine. SI può facilmente Irridere alla diversità èlelle provenienze, èlelle fedi, delle aspirazioni degli oppositori. Eppure, lungi dal costituire la nostra conèlanna, una tale disparità rappresenta il simbolo della nostra santa causa. riassume le nostre migliori speranze per l'avvenire. Nessuno di noi presume di custodire nel proprio petto tutto il vero e tutto Il buono. Ciascuno ha Il suo sacrario di principi! e di Idealità su cui non è disposto a transigere; ma ciascuno rifiuta èll considerarsi Infallibile, sottopone il suo patrimonio èli fede al vaglio continuo della discussione e della critica, ed acconsente a rivederlo, aiI espellerne l'errore. Vogliamo cosi aare l'immagine di quell'Italia che vagheggiamo, nella quale I singoli, le classi ed I partiti siano veramente liberi di far tutto fuorchè di offendere la llberta altrui. Per noi liberali Il liberalismo è non solo un metodo ma anche un programma. Per i socialisti non è uu programma, ma deve essere almeno un metodo. Sul tronco poi delle èlue maggiori divisioni del pensiero politico ed economico s'Innestino pure varietà di scuole e parti Biverse. Ma ognuna proceda per la sua straila, senza pretendere Biblioteca Gino Bianco

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