- 13 - strata, plii ancora che oa ciò che gli fu dato €il compiere nei brevi anni alla sua esistenza politica, oalla tragica grandezza del ·suo destino. Era, allorchè oisparve, in primissima linea tra i giovani; ma pochi avevano avuto possibilità dl percepire la vera portata del suo valore: perciò pareva quasi che gli amici non fossero pienamente consapevoli del tesoro che si nascondeva in lui, e che gli avversari non lo temessero abbastanza, finchè un istinto chiaroveggente non li indusse a colpir giusto. Allora avvertimmo tutto il vuoto immenso lasciato dallo scomparso. La grandezza di quel vuoto è la grandezza di Matteotti. Ed il premio riservatogli dal Destino fu questo: che Egli, solo, potè far tremare l'oste agguerrita contro cui aveva consumato le sue energie ed infranta la giovane vita! Oggi, Intorno al' suo nome, è silenzio; deve essere silenzio. L'anniversario caoe nell'acme della battaglia, come il giorno in cui egli fu rapito ai vivi. Vuol dire che la misura non è colma. Sarà colmata! L'Italia pagherà fino all'ultimo centesimo tutto il debito ch'essa ha contratto durante i lunghi secoli della servitù e dell'ignavia morale. Grnv ANNI AMENDOLA 6 Luglio 1925. BibliotecaGino Bianco
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