- 12 - sl che le più disperate riprese di volontà non riescono a liberarlo dal tormento del suo nome, che si vorrebbe dimenticato e disperso ai venti, ma che riempie di sè anche il silenzio imposto, e che rimane insopprimibile e minaccioso come la voce della coscienza inquieta. L'Uomo, il cui destino è stato così eccezionale e memorando, fu un carattere, Coloro che lo avvicinaror.o, anche per poco, non lo dimenticheranno. Era un uomo d'ingegno e di lavoro; era un uomo il quale, nella disordinata baraonda della politica postbellica, era riuscito ad organizzare un'attivilà intelligente, tenace e coerente, che aveva il suo fondamento in una rigorosa coscienza morale, e che si estrinsecava attraverso una operosità indefessa, molteplice e quasi onnipresente. Fu un appassionalo, e fu un idealisLa; fu, cioè, un intransigente. Ma fu, la sua, quella felice intransigenza, che rende inesorabili con se slessi, e che rende intrattabili intorno ai fini ultimi ed allo spirito informatore dell'opera propria: ma che, avendo gli occhi aperti sulla realtà nella quale bisogna muoversi,. porta a studiare quella realtà, ad esaminarla spregiudicatamente nei suoi aspetti concreti, e ad organizzarsi consapevolmente in vista degli ostacoli da superare. Perciò Matteotti fu uno ·.:itudioso,fu un osservatore, fu un registratore accurato di fat.ti, fu un analizzatore, e fu un ragionatore cauto e sicuro: perciò egli vigilò, con amore infaticato e con paziente abnegazione, alla riorganizzazione ciel suo partito colpito dalla tormenta in un me,mento di crisi profonda; perciò, ancora, egli fu sensibilissimo a quelle esigenze fondamentali di tutta la lotta antifascista che dovevano, necessariamente, farsi senlire a tutti i partiti in essa impegnati, e che dovevano spingerli, talvolta, a muta1·e gli ordini ed il fronte del combattimento. Uomini 'di parte diversa, che ebbero con lui rapporti di cordiale collaborazione su tale piano, potranno sempre testimoniare la geniale prontezza della sua intuizione politica, la mirabile capacità di riconoscere gli aspetti nuovi e più essenziali delle situazioni, e, sopratutto, l'attività insonne, la sublime dedizione all'ideale, la passione non mai placata con la quale egli lottò e si moltiplicò fino al giorno in cui cadde. Di lui può dirsi che la misura della sua :vita sia regiBiblioteca Gino Bianco
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