di essere o-iovani -- di non essere a,bili - di non o diventare precocemente vecchi e prudenti! No, no, i giovani una sola cosa sentono oggi: che in gola è stretto il respiro, perchè non vi è più libertà - che non la scienza o la competenza dominano, ma la brutalità del bastone. E i giovani odiano la prepotenza. Essi non tollerano che l'Italia abbia ad essere sempre governata dal , bastone: sia esso quello di Radetzky, sia esso quello di Mussolini. Essi sono convinti che anche il loro paese è un paese civile, e può essere governato come g1i altri paesi civili n . E così pensa, con Giacomo Matteotti, l'odierna gioventù d'Italia, che ha rifiutato di battersi per l'esecrato nazi-fascismo, e si è riversata a migliaia nelle nostre gloriose Brigate, per assicurare al Paese un avvenire di giustizia e di libertà. Così visse ed operò nella sua breve vita uno degli uomini più nobili e battaglieri del socialismo italiano ed internazionale, che rivolse la sua attività, come si è già ricordato, ad ispirare « una maggiore confidenza nella vita, una più serena speranza ·nel domani dei miseri, eh' è la ragione stessa della vita >1. Ed i giovani, che hanno combattuto nel sùo nome per la libertà e per l'indipendenza d'Italia, avranno nell'insegnamento, che loro offre il sacrificio di Giacomo Matteotti, l'indicazione più sicura per il loro orienta,mento nella vita civile e politica: orientamento che sulle orme del Martire dovrebbe condurli, come noi ci auguriamo, sulle vie maestre del Socialismo. Bibl oteca Gino Bianco 7230 29
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