m quel momento, sopraffare dalle << formule n, che ne paralizzarono ogni azione rivoluzionaria e gradualista, finì per compiere l'atto infecondo e storicamente negativo di suddividersi in tre partiti: il •comunista, il massimalista e .l'unitario. Del Partito Socialista Unitario, al quale si riallaccia l'attuale Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, div~ntò Segretario Giacomo Matteotti. Il capo· del Partito Socialista e la lotta contro il fascismo. L'ascesa di Giacomo Matteotti a capo del Partito Socialista· Unitario coincise con l'inizio della lotta più violenta tra fascisti e antifascisti. Giacomo Matteotti si rivelò subito un co11dottiero capace e pieno di ardore e di coraggio. Egli iniziò, e lo dimostra ,il suo volume Un anno di dominazione jascista, un'opera di critica, nella stampa del Partito e nella Camera dei Deputati, che in breve riuscì a spogliare il fascismo di tutte le false benemerenze, che esso si era arbitrariamente attribuite, come quella di salvatore dell'Italia. Mussolini avvertì subito che in Matteotti aveva un avversario implacabile e inflessibi1'e, l'unico uomo in Italia capace di competere con lui e, al momento propizio, di cacciarlo dal potere. E quindi lo temette e ne meditò la soppressione. L'occasione gli si presentò quando Matteotti il 30 maggio 1924, armato di documenti inoppugnabili, propose alla Camera di annullare la elezione a deputato di tutti i fascisti eletti con la violenza. Il colpo era mortale. Mussolini si impaurì. E nell'impossibilità di confutare i dati e 24 Biblioteca Gino Bianco
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