Enrico Bassi - Giacomo Matteotti

fonda ed incancellabile negli annali del Parlamento Italiano, sia per i suoi discorsi tecnici, sia per le battaglie politiche da lui promosse e sostenute. Nel campo tecnico particolarmente apprezzati furono i discorsi, che Egli pronunciò alla Camera intorno alle proposte tributarie di Giolitti, nei quali il Matteotti rivelò subito le sue doti cli studioso e dove, fu scritto, « il ragionatore e l'idealista appa.iono mirabilmente fusi nello sforzo di accostarsi ad una soluzione giusta ed equilibrata del problema ». Fu membro della Giunta del Bilancio e poi della Commissione di Finanza: In tale veste st·ese parecchie relazioni, tra cui quella al Bilancio clell' entrata del 1922. Fu pure Segretario della Commissione per la riforma burocratica e relatore della minoranza contro la concessione dei 1pieni poteri al Governo di Mussolini. Nelle predette Commissioni, come alla Camera, fu tra i più rigidi difensori dell'erario in materia di spese e della libertà in materia doganale. Più d'una delle sue relazioni fu giudicata da Achille Loria, insigne economista, cospicuo documento di profonda preparazione e di alta serietà scientifica. Ma Giacomo Matteotti alla Camera dei Deputati eon fu soltanto un parlamentare assiduo, attivo e studioso, animatore dei suoi colleghi del · Gruppo Parlamentare Socialista, che esortava continuamente a fare; ma fu anche un cc lottatore audace in tutti i sensi buoni della parola i> (come lo definì Giovanni Zibordi, che gli fu amico e collega), sempre pronto a battersi « per i suoi principii e per la sua fede » ed un polemista brillante e formidabile, come attestano i resoconti delle sue battaglie parlamentari. 22 \ Biblioteca Gino Bianco

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