Enrico Bassi - Giacomo Matteotti

• ammm1strazioni pubbliche. Per cui Egli riteneva necessario rendere intanto il funzionamento di queste più rapido ed indipendente da ogni eccessiva tutela dèllo Stato (vero ostacolo alla libertà d'azione degli amministratori liberamente eletti dal popolo) e più rispondente alle esigenze della vita civile m.oderna. Anche questo compito non era certo facile. Ma i saggi che il Matteotti scrisse e pubblicò nella Critica sociale, nel Comune n,wderno, nella Nuova Antologia e altrove - specie quelli Sulla finanza comunale, dove traccia un piano completo di riforme, e quelli sul Problema dell'Autonomia dei Comuni, di • cui Egli fu uno dei più caldi fautori - sono sicura conferma della maturità del suo pensiero e della serietà di intenti, che lo animavano nell'adempimento del suo mandato, nell'interesse non solo del proletariato, ma di tutta la popolazione. A riconoscimento delle sue benemerenze, e capacità amministrative, quando il Partito Socialista costituì nel 1919 la Lega dei Comuni Socialisti, Giacomo Matteotti fu chiamato a comporre il Comitato Direttivo insieme al Dott. Francesco Zanardi, che dal 1914 al 1919 fu Sindaco Socialista di Bologna ed uno dei più fervidi e solerti amministratori d'Italia. Il parlamentare. L'ascesa di Giacbmb Matteotti fu continua, come logica conseguenza della sua instancabile attività nel campo sindacale, amministrativo e politico. Egli percorse lentamente ·e senza fretta, anzi passo a passo, i gradini della sua carriera, perchè era desideroso di conoscere e sperimentare clirettament·e tutto il fun20 Biblioteca Gino Bianco

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