dalla m1sena economica e fisiologica, gettando così le basi non solo del diritto del lavoro, ma di una nuova civiltà: la civiltà socialista. Il pubblico amministratore. Tale, fin dall'anteguerra, fu la fiducia, che ispirò nelle masse del Polesine, con l'efficace opera di propagandista e di organizzatore, Giacomo Matteotti, che prestissimo le stesse masse elessero loro rappresentant:e nelle pubbliche amministrazioni: Ed in queste piccole amministrazioni rurali - che viceversa sono ottimi -laboratori di osseryazione di fatti sociali, perchè a contatto diretto dei bisogni e delle aspirazioni delle popolazioni - Giacomo Matteotti iniziava la sua esperienza di abile e saggio amministratore: esperienza, che tutti gli riconobbero sin dal Congresso dei Comuni Socialisti di Bologna del gennaio 1916. dove, con due discorsi, Egli ebbe modo di farsi conoscere per la profonda compet:enza nei problemi amministrativi; e che più tardi, entrato in Parlamento, gli permetteva di eccellere nelle discussioni· della Camera dei Ùeputati e delle Commissioni Parlamentari di studio per la elaborazionel di progetti di legge o di altri provvedimenti interessanti la vita amministrativa degli Enti locali. Giacomo Matteotti esordì, come pubblico amministratore, nella carica di Sindaco del Comune di Villamazzana. Successivamente fu consig,liere di una decina di Comuni, fra cui Rovigo, Fratta Polesine, Lendinara, Badia, San Bellino, ecc. Contemporaneamente fu eletto membro del Consiglio Prov{nciale di Rovigo, come rappresentante del 18 Biblioteca Gino Bianco
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