Enrico Bassi - Giacomo Matteotti

realizzato un nuovo mondo ed una nuova economia. Viceversa, ritornando a casa, i lavoratori non solo trovarono la stessa vita di prima, la stessa economia, lo stesso regime, lo stesso salario, lo stesso padronato, lo stesso sfruttamento, ma una tacita e ben ,pronunciata opposizione all~ loro aspirazi.oni .. È pertanto ovvio che queste delusioni determinassero un'irritazione· nelle masse operaie e giustificassero quella loro irrequieta impazienza e messianica aspettazione, a cui fu pervaso l'animo delle folle nell'immediato dopo guerra. In conseguenza di questo stato d' animo delle masse, Giacomo Matteotti vide raccogliersi intorno al vessillo delle Leghe che Egli aveva fondato, e a quello delle Sezioni del Partito Socialista che aveva alimentato della sua fede, una schiera sempre più numerosa di gregari fiduciosi ed aspettanti. Ma Giacomo Matteotti, uomo politico di grande intuito, ricco di quel profondo senso storicistico che ispira e infonde il pensiero marxista, anzichè Tinfocolare, con altre iqusioni, quelle messianiche aspet- · razioni, cercò, invece, come notava la Critica Sociale, di disciplinare queste forze, di dare un ritmo tranquillo alla loro azione, di rivolger-le ad uno sforzo di · progressiva elevazione economica, sociale e morale. Il compito non era certo facile. Poichè a differenza dell'anteguerra, quando cioè l'opera dell'organizzatore era rivolta soprattutto ad un lavoro di proselitismo, di educazione e di organizzazione politica ed economica dei lavoratori, con lo scopo immediato del miglioramento dei salari e deUe condizioni di la-' voro; nel dopo guerra invee-e il movimento operaio, per l'ampiezza raggiunta, aveva esigenze pit1 radicali 14 Biblioteca Gino Bianco

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