-93sponsabilità, seguivano con inquietudine il suo crescente sviluppo e le sue gesta. Pure, ancora acciecati dal rancore conitro i socialisti, non osavano combatterlo, e Domizio Torrigiani, con divertente ingenuità, mandava ancora le ·sue... circolari, chiamiamole così, alle logge, chiedendo in istile sibillino se avessero notato l'esistenza di qualche movimento politico di grande avvenire fra i giovani, e se ritenessero opportuno secondarlo, per tenere la 1\1assoneria a contatto con le vive forze della Nazione. Più agile nei movi- ,nenti, e più spregiudicata, la congrega di Piazza del Gesù (35) aveva cambiato decisamente bandiera, e buttato a mare il nittismo, ora che Nitti non contava più nulla, e si era data a far la collezione degli uomini' illustri del fascismo, offrendo loro gli scanni lasciati vuoti nelle camere superiori dai varii Cuccia, caduti oramai in disgrazia. Nell'aprile 1922 già si delineava lo schieramento stra1tegicodel fascismo. La manovra puntava con azione rivoluzionaria su Roma. In Sardegna, dove il partito d' azione viveva come il prodotto di un particolare clima sitori'co, si iniziava la camv,gna antifascista. I primi nuclei del littorio,. sorti fra studenti liceali, per effetto delle letture dei giornali del continente, venivano aspramente comba-ttuti. In continente tutto il movimento dei combautenti (35) Questa •poi - il Bellieni lo vorrà consentire - più che spregiudicata, è spregevole addirittura. Un covo di vipere. Altrettanto, in verità, non può dirsi di quella del Palazzo Giustiniani. Lealtà di avversarii <politici impone di riconoscerlo_ I BibliotecaGino Bianco
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