Roberto Marvasi - Dopo il martirio

-92zione, a pressioni dispotiche) la costringono a impedire le risoluzioni in senso operaio, che sono l'unico logico sbocco del movimento socialista. Ecco, dunque, spiegata la solidarietà operante di entrambe le massonerie con la violenza fascista, dopo l'occupazione delle fabbriche, onde un senso di vivo terrore era si diffuso nelle classi ricche, a tal segno da indurle a risoluzioni estreme. Le quali furono facilitate - e qui la denunzia automatica del loro carattere - dalle più opposte bande politiche e finanziarie: la Banca Commerciale, ad esempio, fu• d'accordo con la sua fiera concorrente, la «Ansaldo)), nel finanziare il movimento, così come la Massoneria del Palazzo Giustiniani fiancheggiò il fascismo non meno di quella di Piazza del Gesù. In alcuni « appurnti per una storia politica dell'ultimo quinquennio>>, Camillo Bellieni ha, qualche mese fa, nella eccellente « Critica Politica)) (34), esaminaito il fenomeno, con imparziale e accorata severità. Un paragrafo di tali «appunti>> merita di essere riprodotto a conferma di ciò che ho asserito fin qua: .« Intanto - dice il Bellieni - l'offensiva fascista mal'ltellava l'alta Italia. Presi dal panico, molti rossi si ricordavano di aver combattu,to. Il dischetto bleu, con l'elmetto verde, diventava il paraguai. I democratici, che prima avevano riscaldato nel seno il giovane parti 1to, e non sapevano ora condividerne le re- (34) Vedi La Critica Politica di Roma, Anno IV, fascicolo 7, 25 luglio 1924, pagina 311. Biblioteca Gino Bianco

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