--83tutti i colpevoli, che scrisse le note lettere a Cesare Rossi e a Finzi, che licenziò De Bono dalla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza lasciandolo però al comandò della sua milizia, che licenziò sè medesimo da ministro dell'Interno, che fece stampare sul suo organo personale di essere stato tradito da non so quali Giuda e di essere deciso a fare giustizia a ogni coSJto;oppure se sia l'altro Mussolini, il Mussolini del comunicato annunziante che il Guardasigilli Oviglio tenevasi a contatto col Crisafulli, che lo informava delle fasi della istruttoria (la quale colpiva al cuore la masnada del Viminale), o della comminatoria della stampa governativa alla libera stampa di non intervenire, con la sua critica, nella istruttoria, che si pretendeva arrestare sulla soglia del gabinetto del famigerato De Bono, quadrumviro del Comando Generale delle forze marcianti su Roma, e arbitro intangibile della politica odierna italiana. Queste domande si saran poste gli istruttori, insieme ad altre più preoccupanti ancora. E i quesi,ti continueranno a piovere, da tutte le bande, senza tregua e senza pietà, fino a •quando non siasi elevata la rubrica di associazione a delinquere, fino a quando, in una parola, non siasi compiuta l'indagine intera che Farinacci proibisce, minacciando « il processo al morto >>- com'egli si esprime con coraggio da imboscato - e avventando, contro l'orrore e il lutto del paese, il grido di « Viva Dumini >>, degno di lui e dei pari suoi. Tale l'aspro dovere dei magisitrati, che il Destino Biblioteca Gino Bianco
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