Roberto Marvasi - Dopo il martirio

Intermezzo: per gl'istruttori. Non occorre io dica che, sulla opportunità di un interrogatorio del Mussolini da parte degli istruttori del processo Matteotti, debbono costoro pronunziarsi. Il giudizio, da me espresso finora, ha certo il pregio della oggettività. Per essere stato l'assassinio il prodotto della situazione polifo:a e della copiosa letteratura esaltatri 1 èe della violenza micidiale da parte del Duce e di coloro che ne sono gli interpreti autorizzati, sembrami puerile e ridicolo legare la ,tragedia - come fa il gazzettume mercenario - a motivi e a persone estranei all' « era nuova >>. Non ho attribuito responsa:bilità personali al capo del governo, sebbene le polemiche, in 1tonodi estrema difesa di costui, da parte dei Farina·cci dei Bazzi e di consimili paladini (32), odorino di excusatio non petita a chilometri di distanza, e le intimidazioni a interrompere il rimpianto di Matteotti, e il bavaglio alla s:.tampanell'ora (32) Degna di rilievo, e certo sintomatica, l'intervista, concessa sul finire di agosto, dall' on. Grancelli ar giornale L'Arena, nella quale il suddetto deputato prevede, sia pure in forma di eventualità e di ipotesi, una specie di chiamata di correq da parte di Cesare Rossi contro il Mussdlini, specie pei così detti reati minqri, di mancato assassinio di Misuri Amendola Forni e via dicendo. R. MARVASI - Dopo il martirio. 6 BibliotecaGino Bianco

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