Roberto Marvasi - Dopo il martirio

-75generali. « Una piccola mancia di 80 milioni», esclama Matteotti, a conclusione. Quello dello zucchero è poi un affare - trattandosi di zucchero - d'indicibile ... dolcezza. Udite. Nel 1922, in cambio di un dazio protettivo altissimo, gli zuccherieri si impegna vano a fornire tutto il prodotto dell'anno 1922-23 a 575 lire il quintale. La protezione e il calmiere furono mantenute dal governo fino al maggio 1923, onde lo zucchero estero che, nell'autunno 1922; era ancora a basso prezzo, non potette, col danno tradizionale dei consumatori, entrare in Italia. Nel successivo maggio 1923 divenne inu- ,tile la protezione doganale per essere lo zucchero estero divenuto più caro di quello italiano. Il Governo allora abolisce il dazio, che a nulla giovava più, e, alla chetichella, permette agli zuccherieri e commercianti italiani di vendere lo zucchero a prezzi superiori al calmiere concordato, sotto il pretesto specioso di una insufficienza dello zucchero italiano al consumo della annata. Poichè il consumo mensile italiano supera i 250 mila quintali, e, da maggio ad agosto, entrarono nel consumo italiano meno di 270 mila quintali di zucchero estero, si può ritenere che zuccherieri e commercianti abbiano potuto collocare circa• 700 mila quintali di zucchero indigeno, a un prezzo aumentato in media di 65 lire al quintale, in confronto del calmiere concordaito. A placare l'impressione disastrosa per tal fatto, il Governo annunziò alla Camera il proposirf:od'introdurre zucchero tedesco in conto delle riparazioni, sostituendo questo Biblioteca Gino Bianco

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