-67giudicare dall'incremento subìto dai reati, sopra tutto di furto, e rientrarono nel Porto le figure parassi4arie del confidente, dell'intermediario e del sottoimpresario, già bandite dalle precedenti organizzazioni. Frattanto il Debito Pubblico continua a salire in corrispondenza deHe ultime deficienze finanziarie. Dalla tabella del relatore risulta che il totale del debito interno nel 30 settembre 1922 era di milioni 81,845, mentre, nel 30 settembre 1923, risulta di milioni 85,052; e il debito estero, nel 30 settembre 1922, era di milioni di lire in oro 21,811, mentre, nel 30 settembre 1923, era di milioni di lire in oro 22,138. Nulla occorre rilevare circa la monotona temeraria apologia che l'attuale governo fa fare a proposito di un prospero avviamento al pareggio. Su questo tema non solo Ma!tteotti, ma anche Luigi Basso ha dato filo da torcere, con la forza di argomenti decisivi, ai millantatori, che, in pari tempo, furono battuti in breccia da aggiustate glosse dell'on. Labriola. Che l'avviamento al pareggio sia un dato di fatto non occorrerebbe pur rilevare: esso s'inserisce, direi, nella cessazione delle spese straordinarie di guerra, e giustamente il Ma!tteotti osserva che « basta detrarre, dai disavanzi degli anni 1920-22, la quota che si riferisce alle spese eccezionali di guerra, che sono state liquidate in ritardo in quegli anni, e la quota <:hesi riferisce alla gestione degli approvvigionamenti iniziata per ragioni poli1 tiche nel tempo di guerra e cessata con la legge Giolitti dell' inverno 1921, per vedere ridotti i disavanzi medesimi a una somma tra BibliotecaGino Bianco
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