-64Onde il riepilogo malinconico, che segue: gli indici del profitto capitalistico sono in aumento, e in aumento sono gli indici del caro della vita; viceversa gli indici dei salarii sono in diminuzione. L' « era nuova » ricostruisce, sì, ma a spese degli operai, e, in genere, del ceto medio e inferiore, mentre inscena il trucco della diminuita disoccupazione operaia per mezzo delle seguenti statistiche ufficiali: Media mensile: 192O » 1921 » 1922 » 1923 ( otto mesi) 143,833 445,000409,390 261,494 Ma, come osserva il Matteotti, questa statistica non è nè seria nè attendibile. La sitatistica del 1920 e del 1921 era fatta dai comuni in correlazione di opere e di mutui, concessi ai disoccupati, onde l'interesse loro ad aumentare la cifra dei disoccupati. Oggi invece i dati sono raccolti dalle Prefetture e dai commissarii governativi, che si ispirano a criterii restrittivi, reclamando denunzie personali e controllando le operazioni. Sicchè non tutta la reale disoccupazione può risultare. Si consideri poi che gli emigranti, nel biennio 21-22, furono 180,000, e nel biennio 22-23 aumentarono a 309,000. La disoccupazione, insomma, se si sommano gli emigranti, che sono oltre 300,000, supera la precedente a dismisura. Il ·suo indice va oltre il mezzo milione, e ad esso--osservo io - occorre aggiungere il dato di fatto, che Biblioteca Gino Bianco
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