Roberto Marvasi - Dopo il martirio

-48di certe accuse di antitalianità (26) lancia;te contro uomini che non sarebbero internazionalis,ti, se non amassero la loro pa1tria quanto, se non più, delle altre. Il diverso modo di guardare le conseguenze del fatto della guerra - sempre mai deprecate -, purchè esso sia sincero, e promosso da convinzioni programmatiche e da desiderio di bene, non autorizza e giustifica gli ostracismi inflitti ai contraddittori, la creazione di quella specie di pulcinellesca valle di Giosafat,te con a destra i patriotti, anche del calibro di Farinacci, e a sinistra i rèprobi, fra i quali, .si badi, a conflagrazione divampata, Mussolini, il. .. « duce magnifico» fu in prima linea. Gli esaltatori di questo Napoleone redivivo han dimenticato, o fingono di avere dimentica;to, ·che fu proprio lui il principale compilatore del manifesto, lanciato dal partito sc::ialista italiano còntro la guerra. A rinfrescare la memoria dei sicofanti voglio riprodurre la lettera che Mussolini mi mandava da Milano (dov'egli, dalle colonne del nostro « Avanti! >> faceva allora il dia- (26) L'ultima, la più ridicqla fu quella dell'on. E. M. Gray, che avventò, col preordinato coro dei ... senatori di Mussolini, contro l'onorevole Arnaldo Lucci, niente meno che l'appellativo di « spia deU'Austria ». La calunnia non campò dieci minuti. Essa ricevette .sepoltura, dltre che dahla immediata reazione della pubblica opinione, dalle miserabili spiegazioni ei,pettora:te dal Gray. Tali i metodi del1'era nuova, in bilico fra l'assassinio fisico e quello morale. Bib ioteca Gino Bianco

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