-39- - escluso dalla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza - nel comando della sedicente milizia nazionale (19), la medesima grottesca risoluzione della crisi ministeriale, il lungo occultamento e la profanazione della salma del Martire, i modi del suo trovamento, l'epistolario di Bazzi (già tratto in arresto) da Parigi, le polemiche della stampa foraggiata, per attribuire al delitto causali fantastiche e deviatrici, le ingiurie alla memoria del Martire, le minacce e le aggressioni contro i dttadini che ne onorano la memoria, e, infine, 1-a lacerazione del pa;tto statutario, che, senza entusiasmare noi, dovrebbe essere sacro alla ortodossia, e il bavaglio ai giornali per impedire il controllo della pubblica opinione sulla istruttoria, e questa sorvegliare impunemente, per accopparla, occorrendo; tutto insomma un materiale incendiario che non può essere gettato via dai giudici fra i rifiuti dell'archivio: esso divamperebbe, assalendo il medesimo -istituitodella giustizia. Appunto è qua il dramma sociale della gente d'Italia, da quando, l'indo- ( 1.9) Questo .strabiliante per.sonaggio di Ponson du Terrail, poohi mesi or sono, e precisamente il 29 novembre 1923, inviava al1' onorevole Mussolini, da Napoli, il seguente telegramma, firmato anche da a:1-trifascisti: « Quattrocento uf ficiaU della milizia, pronti ad uccidere e a morire per la patria e per il fascismo, lanciano al Duce dell'Italia nuova il loro più f edela e formidabile: A noi!». Per la storia: l'autore di questa robaccia andava la sera a rimbambire la sua feroce vecchiaia nei bals Tabarin, come potette ·stampare, senza tema di smentita, La Voce Repubblicana. Biblioteca Gino Bianco
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