-34di nausea in ogni retta coscienza, ma deve a essa però riconoscersi una sincerità che altri - in prima linea il Duce - non hanno. È, sì, la sincerità del bandito, la iattanza torbida del criminale che vanta la gesta di ieri ed esal1 ta quella successiva; Essa però disgusta forse meno della ipocrisia che astutamente dissimula e nasconde la perversità delle intenzioni. Non è già - si badi - che il Mussolini mascheri sempre e inorpelli la sua personalità; anzi, quando l'aria è cheta intorno, egli compiacesi spavaldamente di elettrizzarla, col suo gesto fulminaitorio, anche attraverso leittere e telegrammi ai suoi colonnelli e ras, per tenerne desto lo spirito micidiale e diffondere nel paese preoccupazioni e terrore. Se non che egli suole avvi- , cendare tendenziosamente la prassi della intimidazione con l'improvvisa mostra di un paternalismo equitativo, al callido scopo di dissimulare il suo pravo disegno; ed è, per tanto, ,che i delitti peggiori la fazione possa consumarli l'indomani dei così detti discorsi « normalizzatori ». Questo contraddittorjo e polo d'Italia) di Giacomo Matteotti, una pubblicazione postuma, a cura del Partito Socialista Un~tario, con prefazione; oppure « Un anno di dominazione fascista», edLto anche dal Partito Unitario, che, appunto, riproduce testualmente i brani del Popolo d'Italia, -0heio, a mia vdlta, riproduco, in questo saggio, insieme ad a,ltro abominevole· materiale che il povero Matteotti scovò per poi gettare in vetrina a disprezzo del nemico interno e ad ammonimento dei venturi. Cor.rederò questo saggio di altre riproduzioni dei... fioretti della Compa,gnia di Cesare Rossi, Dumini ecc. Bibl oter.a Gino Bianco
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