-29il tristo senatore che tradì i dalmati con una infame campagna. Ma molti fascisti non hanno dimenticato e non dimenticheranno per tutta la vita il tradimento di Albertini ». ( « Popolo d' Italia » dell' 8 luglio 1923). « Se il progetto Acerbo sarà respinto, il parlamentarismo disfattista verrà fatalmente al redde rationem ... ( 6). La conclusione è unica, e non vi è che un!a strada per il fascismo: occorre prepararsi! ». (« opolo d'Italia» del 13 luglio 1923). « Ci troviamo in questa situazione perchè nell'ottobre 1922, per eccessiva buona fede, non conducemmo fino in fondo una rivoluzione che doveva essere inesorabile. Uomini nefasti come Nitti, Treves, Turati, Modiglian!i, Serrati e Albertini dovevano essere consegnati ad un tribunale di difesa nazionale. Le vipere velenose non si scaldano e non si lasciano libere >>.( « PopolQ d'Italia>> del 13 luglio 1923). « Poichè non si fucilarono allora poche dozzine di furf atliti - e la cosa non avrebbe fatto impressione di sorta - le carogne come le vipere si riscaldari,o ql sole della generosità fascista (7) ... Il governo fascista, quando è l'ora, appUca con tutti i sacramenti della più ortodossa legalità le necessarie ch_ir:urgi.e.. >>( « Popolo (6) E infatti fa nefasta legge Acerbo fu fatta votare... a mano ar,mata. O. la legge o... la vita; questo il motto d'ordine dei ricostruttori. (7) Ecco il semplicismo alilucinato delle persone feroci. Esse non sanno, nè sospettano, che nemmeno la soppressione di tutti gli avversarii contemporanei varrà a salvarle daUe inesorabili sanzioni storiche. BibliotecaGino Bianco
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