Roberto Marvasi - Dopo il martirio

-25il duce del Fascismo ha ammesso la propria responsabilità politica col fatto della sua prepotente permanenza al potere, mentre la Giustizia deve istruire e dar giudizio su una tragedia senza precedenti, che _:_ attraverso la soppressione di un uomo politico, l'indommi di sue gravi accuse al Governo, e in vigilia di altre accuse più gravi ancora - colpisce a morte l'istiituto parlamentare, o, per -coloroche non ebbero e non abbiano più fede nell' istituto medesimo , il principio della difesa degl' interessi collettivi, l' intangibile dritto del paese a disporre dei proprii destini. Della tragedia sono incolpati i più intimi collaboratori del Duce, nella stampa e nel ministero. Il regime è eccepiitodalla pubblica opinione a tal segno da imporre arresti , dimissioni e crisi ministeriali. Un uomo, che avesse sentita la propria innocenza e la sua irresponsabilità, anche politica, avrebbe, sdegnoso, offerto le dimissioni irrevocabili, per lasciare assoluta libertà di esame ai giudici del suo paese. Costoro, ad esempio, potranno pure - e io direi dovranno - sentire l'urgenza di interrogare il capo del Governo, arbitro del partito dominante e di una milizia di par.te che ha giurato fedeltà persona:le a lui, su uomini e cose del delitto e sulla sua stessa attività di governante. Gli potranno chiedere, ad esempio, che rnsa abbia egli mai voluto dire, in uno dei suoi panegirici, il 4 febbraio 1923, a Roma, con le seguenti parole: « il governo fascista ha bisogno anche di duecentomila moschetti per tenere a posto tutte le canaglie ... >>. E che cosa significhi il telegramma delBiblioteca Gino Bianco

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