Il bicchiere della stana a Giolitti. Ed ora lasciate che parli con voi, onorevole Giolitti. Ben voi siete il decano dei governanti che precedettero il fascismo al potere, e del fascismo furono ,i mitte111ti.A tale proposito non mi feci mai illusioni. Denunziai, dal mio foglietto, due o tre anni prima della marcia su Roma, i reclami e le proteste dei deputati sovversivi al governo. Quel pellegrinaggio mi moveva a sdegno o a pietà. Ricordo una mia frase: « Non si va da don Rodrigo a reclamare co~ tro i bravi». E voi altri - presidenti del Consiglio e ministri - eravate, di fronte al fascismo, tanti don Rodrigo, senza la spavalda franchezza di costui, perchè fingevate di voler infrenare il movimento degli squadriSlti, da voi stessi sferrato segretamente. Convenite che, in vostro confronto, il fascismo pare men brutto di quel che è. Io me le immagino, onorevole Giolitti, le risate vostre e dei vostri colleghi alle spalle dei poveri protestanti. Esistono financo circolari - nbn so se del Nitti o del Bonomi - che consigliano l'aiuto ai fasci, e ne prescrivono i modi. Quanto a voi, onorevole Giolitti, uno dei vostri più fedeli collaboratori - che, beato lui, continua a ..... {< fiancheggiare >> il governo - ha ammesso, giorni fa, in un colloquio con me, il valido concorso da voi prestato ai fasci. Tutto, si sa, era compiuto per la ... Oiblioteca Gino Bianco I
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