-117cap. «L'Imperialismo» della «Rivolta Ideale» (46): « Che cosa vi rappresenterebbero soli i re di Savoia? La loro montanara fortuna, fra il Pantheon e San Pietro, il Colosseo e il Vaticano, non vi ha che un significato provvisorio: sono troppo antichi come. conti della Savoia, troppo recenti come monarchi d'Italia, troppo estranei alla grande tradizione nazionale, per dare davvero a Roma una incancellabile impronta di modernità; crebbero nelle astuzie dell'accattonaggio, si giovarono di ogni alitra decadenza dinastica, salirono sospinti, quasi rtravolti, dalJa rivoluzione. Ma l'idea unificatrice non era in loro, e nemmeno la passione dell'eroismo. Adesso servono la mediocrità politica della nazione, che si contenta nel proprio vecchio senno dei loro servigi ». Che farebbe Benito (se Oriani non fosse morto e le sue conclusioni non appartenessero ormai alla Storia) di questa prosa? La consegnerebbe a Fari-- nacci pei relativi provvedimenrti? Se, giorni fa, suo cugino gli avesse chiesto informazioni in proposito, egli, il Duce, come se la sarebbe cavata? Avrebbe promesso uno di quei soliti ineffabili « comunicati >> (che sogliono preludere a nuovi delitti) anche conrtro l'Oriani? Ecco un quesito che non punge la mia curiosità, anche perchè, intorno a certi uomini e a certe vi- (46) Vedi: Alfredo Oriani: «La Rivolta Ideale» - Libreria Editrice Augusto Gherardi. - Bo~ogna, 1912. - Capitolo XVII, pagina 257. BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==