-114- « nel letamaio » ( 44). Figuriamoci Benito che se la piglia calda pel re, che, nel 1919, voleva ... tendenzialmente spodestare. Benito, che ha fatto purgare tanta gente, si sarebbe anche lui purgaito del suo tradizionale odio per il Padreterno e per il re? Via! Il nostro ex-compagno ha messo nel sacco mezza Italia, e· si è fatto financo paragonare, bontà sua, a1 primo Napoleone. Noi non esageriamo. Al più noi potremo paragonarlo a Bertrando Barère, sebbene costui abbia percorso un tragi1tto politicamente opposto a quello del nostro Mussolini. Barère cominciò realista e cattolico, adulatore del trono e della Chiesa, e (44) Va'le la pena di r~produrre qua - in questo libretto sincero - una battuta memorabile che io tol<godal resoconto ufficiale della seduta 17 novembre 1922, ~ dal testo del discorso di Giovanni Conti: « CONTI.- E vi respingeremo, on. Mussolini, ormai irrevocabilmente, a meno che non pensiate di tradire anche il re. ( Commenti). On. Mussolini, continuiamo. Quando voi facevate hi apologia della diserzione ... MUSSOLINI- Mai! CONTI- ... quando facevate l'apologia del regicidio. MussoLINI - Mai! CONTI- Sì! E lo ha scritto di questi giorni Pietro Nenni. Nel carcere di Forlì voi deploraste i1 gruppo repubblicano che, per bocca di Giovanni Bovio, aveva attestato la santità di ogni lotta, ma aveva dichiarato l'avversione dei repubblicani alla uccisione del tiranno. Ebbene, quando voi teorizzavate in ogni mQdo contro la Patria, contro la Nazione, noi eravamo, come siamo ora, modestamente ma fermamente, al nostro posto, a combattere per le nostre idealità, per l'Italia, per la Repubblica, per il popolo lavoratore. Voi avete scritto sulle bandiere, 81bl•oteca Gino Bianco
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