Roberto Marvasi - Dopo il martirio

-103...:... essere breve, ne 10 riterrei opportuno d'inserirlo in questo librettino, che vuole specialmente essere di devozione alla memoria del nostro Martire. Voglio piuttosto rilevare che gli Amendola e gli altri oppositor_i costituzionali non pare siansi an:. cora persuasi ,che la riscossa italiana è legata alla riscossa delle nostre forze rurali e ·contadine, che la politica del De Stefani - antirurale e antiagraria - sfrutta indegnamente le terre meridionali. Il De Stefani è costretto - anche per le origini del fascismo - a sostenere le forze capitaìistiche, specialmente bancarie, e perciò la sua politica è volta alla protezione del capitale mobile, che risiede quasi interamente nel nord· d'Italia. Ne deriva che il bilancio dello Stato gravi essenzialmente sulla terra con una forma di vessazione fiscale, che sospinge talora le masse rurali, quando non ne possono più, a quella rivolta che, pure se non sia sorretta da ideologie e da programmi, è giustificata dalla santità del dritto alla vita. Valgano a riprova alcuni esempii tipici, tuttora palpiitanti di attualità. A Teano duemila contadini armati e inquadrati (il fascismo fa scuola!), in una rivolta contro quell'agente delle imposte, che poi non è se non l'emissario del governo, assalirono e distrussero l'agenzia. I ·contadini di Abruzzo, non potendo vivere, si vanno ad arruolare fra le camicie nere in Libia (nella legione detta del Montevelino). Parimenti la legione sarda « Guide di Sardegna » fu composita di lavoratori privi dei mezzi di vita, e atrtratti dalla promessa di alte paghe. Promessa che, fra BibliotecaGino Bianco

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