Cittadini, Amioi, Compagni, Ho accettato come un dovere il penoso incarico di questa commemorazione, datomi dal Partito Socialista e dalla Camera del Lavoro del Ticino. Commemorazione"! È con un angoscioso tremito del cuore ch'io pronum;io questa parola funeraria. Ho qui viva e presente l'immagine sua giovanile da cui si sprigionava tanto fervore di vita; vedo ancora i suoi chiari grandi occhi ove brillava tanta luce di pensiero e rideva tanta purezza e bontà d'animo; vedo il suo volto magro e pallido che i dolori, le sofferenze, la sanguinante tragedia di questi ullini tre anni e più cli storia italiana avevano solcalo di rughe precoci; e ancora risuona dentro di me quella sua voce acuta è come velata di malinconia, con cui egli, appena due mesi fa, in Lugano, ove si soffermò poche ore per ripartire per Bruxelles e Londra, passeggiando in una tiepida notte d'aprile lungo il quai, in cospetto del lago dormiente e delle silenti montagne, mi riepilogava gli ultimi tristi avvenimenti d'Italia e mi accennava· alle speranze d'un domani più sereno. Ed ora, questo mio compagno di fede e di lotta, questo_ mio amico carissimo, questo fratello spirituale, con cui per cinque anni divisi le asprezze della battaBib1ioteca Gino Bianco
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