209 .. .. l'avanzata de] nemico. Accerchiato, continuava il fuoco, e, consumate le cartuccie, si svincolava dall'accerchiamento portando in salvo le proprie armi . Rifornitosi di cartuccie, si riuniva ad un reparto di fanteria, sostenendo il contrattacco, in seguito al quale, venivano rioccupate le posizioni perdute. - S. Pietro Novello, 18 giugno 1918. BONDI CARLO, DA TRIESTE - Capitano milizia territoriale, addetto comando 33a divisione. In occasione di vivi combattimenti, inviato. dal comando della divisione, sia per portare ordini e comunicazioni d'importanza ai reparti di ra linea, sia quale ufficiale di collegamento presso un reggimento operante azioni di contrattacco (152° fanteria), assicurava la trasmissione degli ordini, e, sprezzante del pericolo, nonostante il vivissimo fuoco nemico, si recava di continuo sul le prime linee, ove ferveva intènsa la lotta, sia per assumere informazioni utili e precise che trasmetteva al comando superiore, come per incitare e animare i combattenti. Prestava opera spontanea ed efficace nel riordinare repart i già provati dal fuoco intenso e da gravi perdite, e nel ricondurli risoluto alla lotta, incitandoli con coraggiosi atti personali. Ammirabile esempio di serenità, calma, di spirito del dovere, di attività, sprezzo di ogni pericolo e di sentita italianità. - Croce, Losson, Capodargine, Basso Piave, 16-23 giugno 1918. BORALEVI GIACOMO, DA PARIGI - Aspirante ufficiale regg. bersaglieri . Alla testa del proprio plotone, si slanciava con mirabile entusiasmo e ardimento all'assalto della trincea avversaria. Raggiuntala, mentre incitava i propri uomini a proseguire nella lotta, investito da violenti raffiche di mitragliatrici nemiche, 1 vi lasciava la vita. - Castagnevizza, 19 agosto 1917. CAI~DERONI ITALO, DA ANCONA - Capitano complemento rrr0 reggimento f anteria (M. M.). Comandante di un battaglione, dopo un prolungato fuoco tambureggiante essendo stato attaccato dal nemico, che nell'oscurità della notte era penetrato in una nostra trincea, lanciava immediatamente al contrattacco una compagnia, accorrendo quindi personalmente con un'altra a rincalzo, e ricacciando così gli avversari oltre i nostri reticolati e riconquistando tutta la trincea. - Castagnevizza, 8 ottobre 1917.
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