Francesco Saverio Merlino - L'individualismo nell'anarchismo

41 nècessaria alla continuità della produzione e così via di seguito. Ci vuole una buona dose d'ottimismo, ~ sopratutto di fatalismo, per accettare questa maniera di vedere. Anehe supponendo l'individuo animato dai migliori sentimenti_, rorne potreblJe egli scegliersi un lavoro ? Dire el1e egli sceglierà il lavoro più conforme alle sue attitudini, non è rispondere alla qm~stione; giacchè si può avere attitudine piuttosto a un genere di attività rhe non a un altro, ma nessuno nasce col bernoccolo dichiarato di essere cocehiere, muratore o fq.legname. La scelta finale dev'essere determinata dall'interesse sociale. Ma ché ne potrebbe sapere l'individuo? Come potrebbe egli conoscere in qnele ramo la sua attività sarà la più utilizzabile? . Altrettanto dicasi pcl consumo: come farebbe l'individuo a sapere e iò ch'egli può o ciò che non può consumare? Si ha fame, è vero: ma si può anche essere saziati in differenti maniere. Si può consumare ciò che invece deve-conservarsi come occorrente alla produzione futura : si può distruggere una foresta per avere legna da fuoco, o anche delle pescherie intere con la ra~·ione di procurarsi il pesce: si può e onvertire in ·birra il grano destinato al Biblioteca Gino Bianco

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