Francesco Saverio Merlino - L'individualismo nell'anarchismo

38 i processi sommarii e abbastanza auto'ritarii della rivoluzione. Kropotkine sembra non comprendere la .società futura che come una rivoluzione in permanenza. '' Tutto a tutti, e tutti a tutto. ,, Nessuna misura di scambio vi è ammessa: e si preclude invece a una decentralizzazione economica al punto che ciascuna regione o anche ciascun comune possa bastare a sè stesso col proprio lavoro: infine nessun rapporto tra il lavoro e il consumo dell'individuo: solidari~tà perfetta. L'intenzione è buona. Però, vi sarebbe a temére che in questo " lasciar fare ,, universale, sotto le apparenze delhi solidarietà la più completa, si producano ineguailiaze e jngiustizie delle più flagranti. Non bisogna dimenticare che non vi è una propria linea di demarcazione tra il lavoro e l'ozio: nè tra il consumo necessario e il lusso o il capriccio. , Infatti è cosa che stupisce il pensare a qual punto il nostro lavoro e il nostro consumo siano un affare d'abitudine, e come si contragg0110 facilmente abitudini d' ozio e di sperpero. Conseguentemente gli uomini o gruppi di uomini che -amerebbero una vita regolare e il pane as~icurato per il domani, -vedrebbero la loro previdenza fruBiblioteca Gino Bianco

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