Francesco Saverio Merlino - L'individualismo nell'anarchismo

34 tutti gli individui dovrobbero consumare esattamente una razione eguale dei differenti generi alimenta.ri, dei . vestimenti, ecc. ma Igrado la diversità dei gusti, delle situazioni, dei bisogni, ecc. Sarà permesso agli. indiYidui di cambiare le loro razioni? Evidentemente non si potrebbe loro impedirlo: cd ecco, senz' altro, ristabilito lo scarnbio fra i membri delle comunità, e quesli scambi divenendo regolari, una misura d' equivéllenza verrebbe necessariamente a stabilirsi : e però si ricomincerebbe " a calcolare·,,. Nel fatto, Kropotkine s'allontana spesso _dalla sua formola per ritornare alla regola generale del comunismo: '' a ciascuno secondo le sue forze ,,.. Il principio , è certamente eccellente,. ed i vantaggi ne sono evidenti. Quando ciascuno lavorerà nella misura delle sue forze, il lavoro sarà prodùttivo al più alto grado, e lo stesso consumo di ciascun individuo sarà vantaggioso alla societa. Le difficoltà però, principiano all'applicazione. Come ottenere che realmente ciascun individuo lavori nella misura assoklta delle sue forze e consumi nella misura de' suoi bisogni? Come e da chi si valuteranno i bisogni e le capacità dell'individuo? Da1l'individuo interessato ol)pure dalla società? ~ Biblioteca Gino Bianco

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