Conrlusion~ turchi e non lascia re al fuoco solamente i sette od ottocento uomini degli avamposti, cominciando dalla piccola valorosiss ima Legione st ranie ra. Ed a Domokò, invece di r imanere tanti g iorni inerte, pe rme ttendo ai tre corpi turchi di prepa rare con tut to il loro ag io l'attacco, il comando g reco doveva muoversi. Ma soprattutto questo comando appena scop· piate le ostilità aveva l'obbligo e lementa re di forma re un piano qualsiasi. E mancò anche questo. Una serie di riti rate, stando sempre sulla semplice difensiva, non può dirsi in ve rità un piano di g ue rra. E ppure non mancavano ne ll' esercito gli u ffi ciali inte lligenti , i quali vide ro fin da principio ciò che si doveva fa re : lascia r scendere i turchi in Tessaglia per tag lia r poi alle loro spalle Ìe comunicazioni. Con la notta g reca questo piano così semplice e ra effettuabile. Qualcheduno, come il capitano Contos, lo disegnò anche dettagliatamente e lo presentò pe r via gerarchica. Ìl la non se ne volle tener conto. Se invece che da ufficiali g reci il principe Costanti no fosse stato ci rcondato da agenti secreti della T urchia, questa non avrebbe potuto esse re megl io servita. Le conclusioni che dall ' infelice connitto si possono trarre sono molte, ma una delle principali mi sembra questa : che uomini spregevoli e g randi nemtct del loro paese sono coloro che spingono un popolo tmprepa rato acl una g ue rra, unicamente pe r isfogo di
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