Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Tornando in Italia Ammistiato alla fine del I 88o, nel gennaio I 881 era espulso dalla Francia. Venuto in Italia, come tutti ricordano, all'epoca dell'agitazione per il suffragio universale, accusato di cospirazione contro la sicurezza dello Stato, venne processato anche per l'omicidio di Alessandria d'Egitto e condannato a venticinque anni. Ne sorse la famosa agitazione con le relative elezioni protesta, in seguito alle qual i il Cipriani venne nel 1888 liberato. Fu allora che lo conobbi in Francia, quando arrivò a Parigi con una specie di au reola el i martirio politico. Intervistato dai corrispondenti eli tutti i principali giornali e interrogato naturalmente intorno al delitto di Alessandria d'Egitto, egli ripeteva che, assalito di notte a tradimento, e ra stato costretto a difendersi; che Alessa;1dria era infestata in quell'epoca da una quantità di delinquenti italiani uniti in società segrete; ch"! egli aveva pensato di servirsi di quelle società per preparare un terreno favorevole alla politica dell'Italia in Egitto, ma che quando volle allontanarne i cattivi elementi, gli si mosse una guerra a coltello, e di lì l'agguato notturno c il conseguente omicidio. Noi corrispondenti da Parigi potevamo tener calcolo fino ad un certo punto di questa auto-difesa, ma rivedendo spesso il Ciprian i durante i congressi socialisti rivoluzionari d' ogni genere tcnutisi nel 1 889, e informandoci delle sue abitudini, rimanemmo colpiti

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