Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Tornando in Italia 219 strada che percorrevamo. Era tutto felice di toccare il suolo pieno di tante memo rie classiche, e nella sua g ioia si mostrava ancora più espansivo e gioviale del solito. Faceva persino dei g iuochi di parole: ne ricordo uno pungente su Costantinopoli, con Costantino, nome del principe e reditario, e P oli, cognome di un volontario, grande sfoggiatore di nastri e di medaglie commemorative. Nei primi g io rni dopo il suo arrivo in Atene, Fratti alloggiava modestamente all 'A lbergo di San Giorgio e continuava a portare il vestito da borghese, non volendo indossare la camicia rossa se prima Ricciotti non avesse combinato la partenza della sua colonna. In quel periodo si adoperò mol to per far cessare le divisioni fra i volontari, e fu molto dispiacente di non riuscirvi in causa della ostinazione d i qualche mattoide , il quale continuava a parlare d i affe rmazioni del partito socialista e eli altre cose che con la guerra non avevano nulla da fare. Pe r raccomanda re la concordia, Fratt i aveva dettato, scherzando, il seguente DECALOGO GARIBALD INO 1• Non leggere giornali e non chiedere notizie. 2• Dubita di quelle che ti danno.

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