Prima ghirlanda secolare alla Repubblica di S. Marino

E Tu, frattanto del valore avito Emula invitta, nel comun periglio Con provvido consiglio Il santo dono, r.lt' hai dal ciel sor tito , Qual concesso ti fù per sacro patto, Più che tesoro custodivi intatto. Anime invereconde , anime vili , Che dal tuo seme tralignare ardiro , Insidia tale 01·diro , Che tutti ne indegnar spirti gentili ; Si che il vibrato in T e perfido dardo Trafisse il fianco al Cittadin codarJo. Non teme nò frode , calunnia, inganni Chi nel suo petto un cor serra innocente; Con ferma, e altera men te Sotto la soma degl' indegni affanni All' ingannato, e improvvido Oppressore Grida ragion dell' oltraggiato onore. Etern' oblio què tempi infausti copra, Che tosto in lieti il gran Clemente volse, Sia lode a Lui , che accolse Le tue querele, e con magnanim' opra, Degli empj a scorno, di sua mano istessa Sventò la trama, che voleati oppressa. Or nell' Olimpo col beato Veglio, Che a saldo usbergo la virtù ti diede, E che d' accesa Fede , Di Speme, e Carità limpido speglio A reda ti lasciò, di T e favella, E svela, quanto a Lui sè fida Ancella. E quella generosa Alma perfetta, Che sì già t' ebbe, e che t' ha pur a cuore, Del tuo fedele amore Soavemente allegrasi, e diletta, E nuovo a Dio temprando inno di lode Della salvata Libertà si gode.

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