Prima ghirlanda secolare alla Repubblica di S. Marino

Con cent' occltj l' insonne sospetto Le latebre scrutava del core... D elle voglie del vile Oppressore Farsi ligio doveva il peosier. Quinci stuolo di sgheni procace D ' urli, e grida feriva le stelle, Quindi il sesso tremante, ed imbelle Meltea voci di vana pietà; Quà con destra profana il soldato Ogni cosa più sacra rapiva , L à pt·otervo de' vecchj scherniva La caduca, e già tremola età. Tutto è nulla; dell' onde spumanti Quale al cozzo stà saldo uno scoglio, T al dell' Empio resiste sll' orgoglio D e' grand' Avi la maschia virtù; Voglion ceppi, mannaje, supplizj , Ma non l' onta di tristo servaggio , Voglion morte, serbando il retaggio, Che dai padri trasmesso !or fù. Cittadini? sgombratemi il varco Alla tomba, che l'ossa ne serra , Colla fronte rivolta alla letTa, lo la voglio di ~acj scaldar; Giovioelli del Monte beato , Che dai Forti l' origin traete , V' accostate, ed il cor sentirete D el desio d ' opre belle avvampa r. 1\Ia dal Cielo fremendo il Romito D ella patria gli affa nni scorgeva , E fortezza, e coraggio iofoudeva D egli amati suoi figlj nel sen ; Egli vinse l' acerbo Tiranno, Che gli oppresse di dure catene; Di terrore agghiacciògli le vene D' un suo sguardo il ferale balcn. f 5

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